martedì 12 maggio 2015

Amo

Amo molto più di quanto possa odiare. Amo scrivere le cose di getto perché se ci pensi tanto a una cosa finisce che la rovini, la limi e non è più la stessa che hai pensato in origine. Amo i gatti, i miei in particolare, amo Ronnie che mozzica se ha fame, amo Pedro che è la mia ombra. Amo i cani, amo gli animali, ma non troppo i rettili.

Amo il mio acquario popolato da un povero pesce pulitore perché gli altri sono deceduti dopo 12 ore che erano in acqua. Amo mio marito, perché senza di lui sarebbe tutto peggiore. Lo amo anche quando mi dice che "tagliati i capelli perché non sono tanto armoniosi ora che sono così lunghi" (della serie: sei tappa, hai capelli più lunghi delle tue gambe, sei ridicola), amo l'amore che c'è tra noi due, e amo la sincerità, solo che in pochi sanno usarla davvero. Amo la mia famiglia, anche se mutilata, perché nei ricordi e nell'amore che resta si riesce a credere che vada bene lo stesso.

Amo il vento in faccia, la pioggia fredda quando un secondo prima c'era il sole, amo l'arcobaleno, e amo scorgerlo all'improvviso. Amo il mare, la montagna e tutto ciò che mi ricorda la vita. Amo l'odore dell'erba appena tagliata, amo la mia scucchia che tra le altre cose sembra divenire sempre più pronunciata. Amo gli amici veri e anche quelli falsi, perché tanto lo sai benissimo quando bleffano e fai finta di credere a ciò che dicono.

Amo l'odore di pulito, e la sensazione che si ha dopo essersi fatti una doccia, quando nello scarico insieme all'acqua hai buttato via la pesantezza e i pensieri della giornata, amo cantare in macchina, anche se non so bene i testi delle canzoni.

Amo quelle giornate in cui alzandomi mi viene da dire "oggi sento che sarà una buona giornata" e amo ricredermi dopo aver fatto 16 gradini.

Amo mio figlio. Lo amo in maniera incredibile, come non credevo fosse possibile. Lo amo quando ride, anche solo con lo sguardo, e quando alza il sopracciglio...lo amo quando corre, quando gioca e quando mi indica le cose. Amo la vita che è tornata insieme a lui. Amo i nostri abbracci e il nostro perderci in coccole infinite.

Amo ciò che ho, e anche quello che ho perso... amo me stessa anche se ho le rughe verticali sotto l'occhio sinistro. Che poi in quelle rughe c'è davvero tanta storia dentro.


lunedì 11 maggio 2015

Odio

Odio le ricorrenze che fanno male, odio il mese di maggio insieme a quello di ottobre, odio dover leggere le cagate che la gente scrive, odio me stessa per essere diventata ancora più intollerante di quanto non sia mai stata. Odio le madri che devono raccontare dei loro parti appena si presenta l'occasione e se non c'è occasione ne parlano lo stesso, se tua figlia è vivace non lo è perché hai fatto un travaglio di 6 ore...cogliona, lo è e basta, è una bambina vivace!

Odio le persone razziste, essendo io per prima razzista del genere razzista, odio i capelli unti, odio la frivolezza di certe giornate, odio le domeniche noiose, odio il fatto di non saper più sorridere  se non per nascondere un ghigno di sufficienza.

Odio le persone sempre allegre, non è possibile che lo siano è illogico. Odio l'odore della mortadella anche se la rosetta con la mortadella è buonissima. Odio il caldo associato alla puzza di sudore che trovi stantìa nell'ascensore, odio avere freddo e odio avere tanto caldo.

Odio chi scombussola i miei progetti. Odio facebook in quanto vetrina del "guarda cosa faccio, guarda quanto sono bella, o guarda come siamo felici", odio instagram e i filtri che fa alle foto in modalità retrò. Odio  dover cambiare idea, odio avere torto e questo avviene regolarmente.

Odio guardarmi allo specchio e notare delle rughe verticali (ma si può?) sotto l'occhio sinistro, odio mio marito quando mi guarda e dice "Oddio, ti sono venuti i baffi" (ma si può, dico, ancora??), odio invecchiare. Odio dover essere guida per mio figlio quando ancora non so su quale binario devo camminare io per prima, perché cazzo il binario me l'hanno strappato. Odio essere grande perché vorrei avere ancora 16 anni.

Odio la gente scortese e me stessa quando divento ancora più scortese con chi lo è con me.
Odio gli amici spariti, odio me stessa perché forse li ho fatti andare via io. Odio mio marito perché non trova le cose in dispensa e ogni volta che cucina si lamenta di come tengo la cucina stessa. Odio andare a fare la spesa, odio cucinare, lavare e stirare. Odio non avere più tempo per nulla.

Odio quest'epoca così tecnologica, così assurda. Odio chi si nasconde, chi non è trasparente e limpido, odio me stessa perché invece lo sono, e continuo a fare gli stessi errori e probabilmente morirò ancora con l'illusione di aspettarmi qualcosa dagli altri.

Odio la parola odio...odio certi giorni, come questo, in cui mi sono guardata allo specchio e mi sono vista per quello che sono, una disperata esaurita con due rughe verticali sotto l'occhio sinistro.


Mi sono sfogata, sto meglio, ma le rughe restano.