lunedì 15 febbraio 2016

Quando si sbaglia con i figli

So che avevo detto che non sarei stata una di quelle che parlano di figli... ma lui fa parte di me, amato, desiderato, e non posso dimenticarmi di essere anche madre.

Questa mattina ho dato una schiaffo alla coscia sinistra di Damy. L'ho fatto. Lui ha pianto...in realtà piangeva anche prima che glielo dessi...ma mi ha guardato e ha strillato più forte.
Si dice che i bambini quando siano verso i due anni siano nei famosi "terrible two". In pratica il bambino sorridente felice e paffuto si trasforma in uno spocchioso adulto in versione mini che pretende cose assurde, strillando e piangendo per ogni cosa.

Questa mattina ho osato vestirlo. Togliendo il pigiama di Humpty Dumpty.

1) Prima ho provato a mettergli la tuta verde, "dai Damy, la tuta verde, come Hulk!! ", "Nooooooo, etta VIAAAAAAAA, AAAAAAHHHHHHH".
2) Quindi l'ho portato in camera sua e gli ho fatto scegliere la maglietta. Sui pantaloni eravamo ancora in discussione, mi chiedeva quelli di Orso, che non ho nemmeno a inventarmene.
3) Gli ho messo quelli grigi, "dai damy, questi sono grigi bellissimi", "NOOOOOOOOOOO AHHHHHHHH VIAAAAAAA AHHHHHHHH
4) Con calma, giuro, ho messo quelli blu, "Dai Damy, questi sono blu come i pantaloni di Capitan America", "NOOOOOOOOO VIAAAAAAA AHHHHHHA AHAHAHAH AHHHHH VIAAAA"
5) Ho sbroccato.
6) "Damyyyyyyyy BASTAAAAAAAAAAAA ora ti metti questi pantaloni blu bellissimi e la smetti di rompere" "NOOOO VIAAAAA" "SCHIAFFF" uno schiaffo stampato suilla coscia paffuta sinistra. Mi ha guardato come se lo avesi tradito, con le lacrime che gli strabordavano dagli occhioni neri. Mi sono sentita una merda. Ma ero davvero esaurita.
7) vestito, sistemato l'ho mandato in giro per casa mentre finivo di prendere le cose, lo sentivo che faceva "SNIF, snif" con il naso. E ho provato una tenerezza incredibile mentre il mio senso di colpa mi divorava.

Si è fatto mettere la giacca, ha camminato da solo fino alla macchina. Mi sono abbassata e l'ho guardato negli occhi, ci siamo abbracciati. Lui ha ricominciato a sorridere e a parlare in damianesco sull'evoluzione del mondo, a partire da Hulk per terminare con Iron man che vola nel cielo.

Arrivati al nido, prima di scendere dalla macchina mi ha guardato e mi ha detto " mamma bua qui" indicando la coscia. Mi ha fissato negli occhi ed è sceso, tranquillo. Oggi si è fatto mettere anche il grmbiule senza storie, mi ha abbracciato ed è corso verso l'interno, al suo lavoro da bambino.

A me è restata una grande lezione, avvolta nel senso di colpa più grande che si possa provare.

Certo, le mani non vanno alzate, certo strillare non serve a nulla. Certo, lo so bene, i miei mi hanno dato, che io ricordi 2 schiaffoni e basta, e ancora me li ricordo. Ed ero anche grande.

Saranno  i terrible two, ma questo nano mi ha in pugno. E io ora vado a cercare i pantaloni di orso. A costo di crearli.





3 commenti:

  1. E sono sempre i bimbi ad insegnarci le lezioni più grandi.
    P.S. Trovati i pantaloni?
    Giga baci!

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  2. Che tenerezza. Dami, ma anche tu. Ti immagino alla ricerca dei pantaloni (esistono?).

    p.s. io di ceffoni ne ho presi in quantità, da mia madre...e in effetti non è esattamente un bel ricordo. Ma erano davvero in quantità, non uno, una volta e poi più.

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  3. A volte anche la nostra pazienza si esaurisce e agiamo d'impulso. Capita a tutte. L'importante è che non sia la quotidianità ma un episodio isolato. Perdonati.

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