venerdì 10 febbraio 2017

I gruppi WA, e il male di vivere.




Odio i gruppi w.a., davvero. Le persone che mi conoscono lo sanno e sanno anche che da quando ho scoperto il modo per evitare le notifiche non sfrutto le potenzialità dell'applicazione, per cui se mi scrivi non è detto che io ti risponda subito. Anzi.

Da quando Damy va al nido sono stata iscritta, mio malgrado, a diverse chat.

La mia vita è stata stravolta. Dico davvero. Se Umberto Eco diceva che "Facebook ha dato voce agli stupidi" io rilancio dicendo che W.A. ha concesso la facoltà di parlare alle mamme decerebrate.

Non credevo che al mondo ne esistessero tante. Ma d'altronde non si smette mai di imparare...
Alle prime chat mi sentivo quasi emozionata: "Regalo per la festa di CiccioFormaggio", evviva!! La nostra prima festa!! Che carine hanno pensato anche a me...

"Allora Mamme! (e già qui il sopracciglio si inarca...) ho pensato di creare questo gruppo per dirvi che penserò io a fare il regalo a CiccioFormaggio, per cui metterò una scatolina nell'armadietto di mia figlia CiccettaBella basterà che mettiate 10 euro in una bustina con il vostro nome. Lascerò la scatolina fino alla prossima settimana"

Bene, messaggio chiaro, gesto lodevole. Brava Mamma di CiccettaBella.

Poi l'apoteosi. Una sfilza infinita di gente che dice "Grazie!" "Che bella idea" "Faccetta che ride, faccetta che bacia, pollice in alto, manine felici". Non avevo ancora scoperto come disattivare le notifiche...quindi una serie infinita di BIP.

Sono le 23:58 e la "Pippi ⚤" manda un messaggio "scusate ma non ho capito bene, dove li dobbiamo lasciare i soldi? Nell'armadietto di CiccettaBella o di CiccettaBuona? perché hanno lo stesso nome!!!"
e mentre maledici il tuo telefono e il fatto che ti abbia strappato dal sogno...arriva l'illuminata devota al buonismo che risponde "Anche io non avevo capito! Ma si tratta di CiccettaBella quella che ha l'armadietto vicino alla porta rossa", ti riaddormenti, sono le 2:00 di notte e arriva un  "Grazie!!" seguito la mattina alle 5:00 da un "Figurati!!". E lì inizi a pensare che alla festa di CiccioFormaggio non ci vuoi andare.

I giorni a seguire sono un continuo..."Ho messo i soldi! Sono la mamma di Palletta!" "anche io! mamma di Burrofuso!" e così per giorni... fino alla festa. Dove ci sono ancora ritardatarie.."scusatemi! ho scordato di mettere i soldi ma la scatolina non c'è piu`!" O ancora "Io non avevo la bustina e li ho lasciati sfusi...sono i miei!" e così via...al punto che quando senti il BIP del telefono ti parte un tic nervoso nell'occhio.

Questo per le feste. Da quando c'è il terremoto le maestre hanno aperto una chat... e vi assicuro che c'è il delirio. Alla prima scossa di terremoto il telefono impazzisce... te già sei preoccupata e quando prendi il telefono, al quale hai tolto l'avviso di notifica, scopri 106 messaggi.

"Cacchio. È crollato tutto!!"



No, ovviamente. Sono le mamme decerebrate che hanno iniziato una litania, che termina con un elogio alle maestre con tanto di disegnino. E lì ti rendi conto che sei una persona cattiva, perché sei disgustata da tanto i tuoi occhi stanno guardando e un "Grazie per pensare HAI nostri figli"..Lì prendi il telefono e lo butti.

Il primo messaggio che scopri dopo aver sfogliato lo schermo per 3 ore diceva "Maestra Fiore: Stiamo tutti bene e in giardino, coperti"..



Vai a prendere tuo figlio e speri che tra i suoi amichetti preferiti non ci siano CiccettaBella, Palletta e il figlio della Pippi... Che no, davvero non ce la puoi fare.

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Tutto quello che ho scritto è vero. I nomi sono di fantasia, ma nemmeno troppo, mi assumo la responsabilità di quanto scritto...e se qualche mamma di questo tipo si sente offesa. Me ne farò una ragione. 



venerdì 3 febbraio 2017

Come dire le cose

Dicono che ai bambini si debba parlare sempre in maniera chiara, dire sempre la verità.
Solo che non riesco sempre a edulcorare le cose... Damiano sa di avere un fratello che è morto.
Solo che ogni volta mi lascia di sasso...

"Mamma ma io vorrei conoscere Alberto, perché non lo posso vedere?"
"Mamma ma perché Alberto, mio fratello, è morto?"
"Ma io dove stavo quando c'era Alberto?".

E allora inizi a raccontargli che lui era una stella e che poi lo abbiamo chiamato ed è sceso su un arcobaleno... ma ti rendi conto che ha poco senso. "Allora io ero nel cielo? ma non ci sta anche Alberto? ". Ecazzarolafigliomio ti ricordi proprio tutto.

"Mamma ma io stavo nel cielo azzurro o grigio?" "Damiano, la vuoi la pistola spaziale? quella che ti piaceva tanto? eh? la vuoi?"

Io certe volte non so che dire, come rispondere, certe volte penso di avere sbagliato a dirgli subito le cose...poi ci si mette Andrea "Chissà come sarebbe stato Alberto, se simpatico come Damiano".

E allora vorresti non avere un passato così ingombrante. Poi ricevi lettere di persone che hanno letto il libro e che si sono sentite meno sole... e allora ti sembra di essere riuscita a posizionare questo passato.

Però la pistola spaziale la prendo lo stesso, almeno per un po' giochiamo sulle stelle senza pensare a chi ci sta guardando dalla luna.