venerdì 5 novembre 2021

Se chiamo chi risponde?

 Sono 4 anni che non metto piede qui. Mi sembra quasi di sentire il freddo di una casa dove  non ha vissuto nessuno da un po', quell'umidità che penentra, le ragnatele alle finestre chiuse. 

Questa mattina una persona mi ha chiesto di Alberto, lei non sapeva nulla. Il figlio va in classe con Damiano (che per inciso frequenta la seconda elementare) e aveva visto la foto di me e Alby (una delle solite 4 che ho e a cui sono particolarmente legata). Così le ho raccontato tutto. Ho visto la commozione nei suoi occhi e mi è dispiaciuto perché poi inevitabilmente la gente resta colpita. Invece io sono stata felice. Ma non di averle procurato tristezza per carità...ma di aver potuto parlare di lui. Capisco quando dicevano che solo sentire il loro nome fa bene al cuore. 

E quindi tra una cosa e l'altra sono tornata qui. 


Mi rendo conto che manca così tanto da scrivere, delle cose passate, di quelle sentite. Ho riletto alcune cose di Damiano piccolo che avevo rimosso. Che bell'angolo questo. Sto parlando da sola in questo momento lo riconosco. Ma è davvero bello. L'omino del cervello nel frattempo canta canzoni inglesi.

 

Si possono aprire le finestre, togliere le ragnatele, perché l'aria di casa resta, quell'odore e senso di appartenenza che nemmeno 4 anni possono scalfire. 




4 commenti:

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