lunedì 23 marzo 2015

Discorrendo.

sono dimagrita. Ho fatto un annuncio anche su fb. Certe notizie meritano una certa divulgazione.

Ovviamente la cara A. mi ha detto che sto bene ma che la pancia mi resterà sempre. Insomma scordati, Silvia, che tornerai ad avere la pancia piatta. E su questo fronte ci si è messo pure Andrea con un: "ma guarda che comunque sono diversi anni che non hai più la pancia piatta come ce l'avevi a 20 anni". Va a finire che ho di me, anzi, avevo di me un'idea sbagliata, vabbè.

Abbiamo festeggiato il primo compleanno di Damy, prima del taglio della torta lui si è preso un bel cucchiaino di tachipirina...non si è mai ammalato, ha aspettato la sua festa per farsi venire il febbrone, occhi a pensilina, rossi sulle guance...e faccia sofferente. Povero. Così il tempo di tagliare la torta che sono letteralmente fuggita a casa  con il malato...che ha passato la settimana successiva tra antibiotici e aerosol. I bambini malati sono insofferenti, piagnoni e capricciosi...brutta roba insomma. Non lo sapevo. Ora sì.

Ha iniziato anche a camminare, l'8 marzo si è dilettato a fare piccoli tragitti da solo, però continua a cercare la mano...ha poca stima di sé, forse è colpa mia....non ha nemmeno un dente ma inizia a camminare. Certo se poi senti le mille voci, non interpellate, che ti dicono: che i loro figli dormono, hanno 20 denti, camminano da quando avevano 8 mesi...vai in crisi. Ma oramai sono abituata, sono in crisi perenne.

Dicevo che sono dimagrita...ho ancora un po' di pancia sblusata ma la indosso con dignità. Il problema è che tanta è l'euforia che mi ritrovo a festeggiare ogni secondo con qualche dolce...ma tanto se avevo la pancia già qualche anno fa, bisogna che mi abitui a questa mia nuova me.

Per molti sono ridicola, me ne rendo conto,  puoi essere magra o grassa o come ti pare ma se non ti piaci... non ti piaci.

Ho smesso anche di allattare e per fortuna che l'ho fatto, anzi, che ha deciso Damy, perché non lo sapevo ma dal mio allattamento dipendeva l'intera umanità... ovunque cori si alzano per dirmi "ohhhh meno maleeee" "per fortuna" o "Era ora!!!", non sapevo che fosse così importante per il mondo. Devo aver fatto un grande favore a tutti. Ora il problema sarà quello di ancorare la precipitazione delle tette...conosco donne che hanno tette ad altezza panza, vedi un piattume  e poi improvvisamente un rigonfiamento all'altezza della cinta che non sai distinguere da dove provenga. Oppure le donne con tette a bustina di the. Aspetto di sentire la cara A. per sapere quale sarà la mia sorte, è capace di donare grandi perle di saggezza.

Attendiamo il verdetto.

sabato 14 marzo 2015

Sulla morte, e sulla vita.

Avevo un post molto più leggero da pubblicare, un altro stupido post sulla leggerezza dei miei problemi di linea. Ma non ce la faccio, non oggi e sicuramente nemmeno domani.

Ora è un momento della giornata tranquillo con il mio piccolo che dorme accanto a me, con il mio amore grande che guarda la tv, e i miei gatti. La luce della lampada riscalda la stanza.

Ma la giornata di oggi è stata dura. Nella mia città di adozione, Terni, si è consumato un delitto tremendo...un ragazzo è stato sgozzato con un collo di bottiglia  rotto mentre beveva in un locale del centro con i suoi amici. Dicono che il tizio fosse ubriaco, drogato...che lo abbiano mandato via dopo alcune insistenze a voler consumare... Il povero ragazzo ha avuto la sfortuna di trovarsi lì, di incrociare il pensiero torbido di questo drogato...è morto a soli 27 anni. La città è sconvolta...tutta. Questa sera hanno fatto una fiaccolata, Terni come sempre è stata capace di stringersi e farsi forza, scudo e coraggio per andare avanti. Come qualche mese fa fece per il caso della Thyssen.

E questa cosa mi ha colpito. Siamo capaci di essere fratelli, amici e solidali quando sentiamo che ci stanno toccando le "nostre cose". Che sia un'industria che sfama la città, che sia la morte di un "figlio". Dovrebbe essere così sempre. E invece no. Dopodomani non sarà più così, ci incazzeremo perché la discoteca fa rumore, perché i giovani sghignazzano sotto le finestre, o come, nel mio caso, la vicina tiene la tv alta dietro la mia camera da letto.

Siamo piccoli esseri con la memoria a breve termine. Io dico di aver imparato molto dalle batoste prese, ma spesso mi accorgo che invece no, sono la stessa stupida di sempre.

Brian Weiss spiegherebbe questo ripetersi di errori attraverso traumi di vite passate, io la spiego pensando che è più facile guardare avanti, che toccarsi le cicatrici del passato. È più semplice pensare che le cose intorno siano facili e che "certe cose" accadano ad altri, o in altri posti.

Poco meno di un'ora fa ho appreso anche un'altra notizia terribile. Di un padre che ha lasciato due figli piccoli e una moglie giovane. E continuo a dirmi...perché? Quale nesso logico, quale spiegazione si può trovare? Nessuna.

La morte è terribile, e ad essa non ci si abitua mai. Né se arriva improvvisa, come nel caso di David Raggi, né se arriva dopo una malattia, come nel caso di L.

Però possiamo abituarci alla vita e a vivere con il cuore pieno, senza rancori, senza futili motivi ad ingrigire le giornate. Dovremo fare in modo che eventi straordinari e terribili come questi non passino senza lasciare il segno, ma che siano seme e sedimento per essere migliori. Per ricordarci che niente dura, niente è per sempre.

Mio padre diceva sempre:"oggi ci siamo, domani?". Al domani lui non ci è arrivato, lasciando un vuoto ancora freddo e rimbombante.

Così questa sera accarezzo il mio bambino con una consapevolezza rinnovata, con il cuore sgombro da ogni leggerezza nociva. E me lo stringo forte al petto, per fargli sentire che lo potreggerò fino a quando e come potrò. Glielo prometto, me lo prometto. E farò in modo di essere migliore, non solo domani, ma anche dopodomani.

Dice un detto: ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile, sempre.

Dovremmo fare in modo di ricordarcelo. Sempre.