Certi giorni sembra tutto difficile, che solo il pensiero delle cose le fa sembrare pesanti.
Questa mattina ho letto la storia di un bambino morto a soli 6 anni, i suoi genitori hanno donato gli organi, il bimbo è morto a seguito di un incidente con le mini moto.
Non faccio che sentire pugni allo stomaco.
La settimana scorsa gli attentati, le foto di salme piccole, avvolte nei teli termici, i giocattoli accanto.
Da quando ho Damiano mi sento estremamente vulnerabile di fronte a queste notizie.
E mi assale la paura. Riuscirò mai a proteggerlo come dovrei? Riuscirò a preservarlo dal dolore? E se ce la farò fino a quando?
Certi giorni mi domando se io non sia stata una egoista a portarlo in questo mondo che di sicuro non ha più nulla.
E allora lo abbraccio, con tutta la forza che ho fino a quando sento che dice "Mamma ahia".
Ma la paura resta, e certi giorni è insostenibile.
Come si fa?
Oggi è un giorno così anche per me, non riesco a non pensare alla paura che provo e alla rabbia che ne scaturisce. Purtroppo credo che noi possiamo fare bene poco, la questione è troppo grande e andrebbe risolta, ma già affrontata sarebbe una gran cosa, da chi questo lo fa per mestiere, da chi ci governa, ci vigila, ci guida...invece siamo in balia, è inutile negarlo, e la paura è sacrosanta, siccome non credo di avere armi per combatterla, provo a non ascoltarla e soprattutto a non trasmettergliela, ma è dura.
RispondiEliminaHo il tuo stesso pensiero e le tue identiche paure.... da quando sono mamma non posso più vedere certe immagini o leggere queste notizie, non saprei dirti come si fa ma posso dirti che non dobbiamo farci sopraffare dalla paura e viverci la nostra famiglia al massimo :)
RispondiEliminaDi fronte a certe notizie noi mamme ci immedesimiamo, abbiamo paura, ci tormentiamo. Io non penso troppo avanti, sono più concentrata sull' oggi ed è già difficile così.
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