martedì 24 ottobre 2017

Lascerò di te i ricordi

Lui morirà e io morirò,
lui lascerà l'insegna, io lascerò versi,
A un certo momento morirà anche l'insegna e anche i versi.
Dopo un certo tempo morirà la via dove era l'insegna,
e la lingua in cui furono scritti i versi.
Morirà poi il pianeta ruotante in cui tutto questo è accaduto.
In altri satelliti di altri sistemi qualcosa simili a gente
continuerà a fare cose come versi e a vivere sotto cose come insegne

Così scriveva il grande Pessoa.

Non ho molto da aggiungere, cos'altro dire?

Caro mio bellissimo bimbo moro, oggi avresti compiuto 5 anni. Non lo so cosa facciano i bambini di cinque anni, quali canzoni cantino, quali giochi li divertano. Non lo so ora, lo scoprirò con tuo fratello. Per quanto io cerchi di correre oltre i giorni e le stagioni, arriva sempre questo giorno nel calendario, e tutto si fa cupo, e come se si togliesse un tappo da un lavandino colmo di acqua....vengo risucchiata in un vortice, giù..giù nel buio.

Non ho paura di questo buio oramai. È un posto familiare, caldo anche. Un luogo dove ritrovarti, dove ritagliare tempo per noi. Non vengo a trovarti da un anno. Non ci riesco più e lo sai. Ho tolto la poesia un anno fa, così piena di umidità...si stava formando anche la muffa... inevitabile pensare a come si sia ridotto il tuo corpicino...e la tutina col gufetto. Pensieri macabri forse, ma onesti.

Non siamo corpo è vero. Apprezzo sempre di più la scelta di mio papà di farsi cremare. Meglio divenire polvere, subito, che marcire.

Parlo di te, sempre. A volte con una naturalezza che lascia basiti. Anche con tuo fratello. Che poveretto mi fa delle domande a volte...che mi pento di avergli detto la verità. Forse avrei dovuto lasciare che crescesse un po' prima di parlargli della morte, o forse no. Chissà.

Resti la mia parte vulnerabile. Resti l'interruttore che se viene toccato fa sgorgare lacrime infinite. Resti un amore vivo, tangibile, crudo. Resti un sogno infranto, resta il tuo ricordo su di me, in me. Resti un bivio doloroso. Il punto di rottura, di cambiamento improvviso e violento.

Mi dispiace solo di non avere una foto di te. Il tempo passa e i ricordi continuano ad essere dei flash, dei fermo immagine, e se tra qualche anno non dovessi più ricordarti? Visivamente dico.

Capelli neri, naso perfetto.  Tutina bianca, cappellino con il coniglietto. Labbra violacee  in obitorio. Manina piccola piccola, dita perfette, ma unghiette livide.  Il tuo corpo fra le mie braccia, il nostro unico abbraccio, l'ultimo.

5 anni Alby.  5, lunghissimi, anni.

Resti in tutto. No, non c'è possibilità che scordi nulla, sei qui lo vedi? Dentro al cuore, in un angolo protetto. 











7 commenti:

  1. mi siedo un attimo vicino a te. in silenzio. e ti guardo piano.

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Anche io amica mia. Quanta strada abbiamo fatto insieme..

      Elimina
  3. Ogni anno lacrime a fiumi e sempre più non riesco a trovare motivazioni a certe tragedie... non dovrebbero accadere e basta.

    RispondiElimina
  4. Cinque anni sembrano tanti ma sono un soffio

    RispondiElimina

E quindi? che ne pensi?